La storia della ferrovia è ricca di strani progetti, imprese pionieristiche, personaggi curiosi, successi e fallimenti. Alcuni dei tentativi messi in pratica durante i decenni sono arrivati fino a noi e sono ancora la base di come spostiamo persone e merci con i treni. Altri tentativi, invece, sono stati destinati al fallimento, a causa di errori di fondo oppure, semplicemente, perché la Storia ha improvvisamente cambiato direzione.

In Lost Railway Journeys l’autore ci racconta di 33 progetti ferroviari che non esistono più, selezionati in base alla spettacolarità dell’ambiente in cui sono nati e poi morti, oppure per via di altre caratteristiche uniche che li contraddistinguevano.

La presentazione di ogni linea è corredata da parecchie belle foto generalmente di alta qualità e di dimensioni generose, che ci aiutano ad immergerci in ambienti diversi ed in tempi ormai passati (ne potete vedere alcune in questo articolo di Atlas Obscura). La parte testuale invece si addentra abbastanza (per quanto possono concedere poche pagine per ogni linea presentata) negli aspetti non solo del luogo, ma anche delle tecnologie utilizzate per costruire la linea e, poi, espletare il servizio. Ho molto apprezzato l’ampio respiro delle linee scelte che coprono un po’ tutti i continenti principali, permettendoci di conoscere anche un po’ di più di luoghi a noi lontani, a volte anche poco accessibili.

L’unico aspetto che mi sento invece di criticare (ma non poi più di tanto) è quello cartografico. Mi è capitato più volte di non trovare un luogo, citato nel testo, all’interno della mappa presente per ognuna delle linee. È un po’ un peccato, e non capisco il perché di questa svista.

Ad ogni modo è stato piacevole leggere e sfogliare questo libro. Alcune ferrovie sono davvero state interessanti, e molte foto davvero belle da guardare e riguardare nel dettaglio.

[White Lion Publishing · 208 pagine · isbn 9781781318539]