Che storia strana! L’obiettivo del libro è chiaramente quello di affrontare gli aspetti della memoria e dell’oblio, e della loro importanza nell’uomo e nella vita. Tuttavia la storia che Ishiguro ci racconta di «contorno» è davvero curiosa.

Siamo in una Inghilterra medioevale, alcuni anni dopo la morte di re Artù, in una ambientazione un po’ storica e molto di fantasia. In questo mondo una coppia di anziani decide di lasciare il proprio villaggio per andare alla ricerca del loro figlio, che non vedono da molto tempo. Nella loro ricerca accade un po’ di tutto (incontrano anche dei draghi), e nel mentre cercano di capire perché nessuno delle persone che conoscono riescano a ricordare la maggior parte del proprio passato, che è sempre come avvolto in una nebbia.

Come scrivevo sopra la storia sembra quasi un pretesto per affrontare alcuni importanti argomenti riguardanti la vita della persona, ma questo non toglie nulla al piacere della lettura di un libro ben scritto e con delle ambientazioni ben costruite. Il finale poi è una vera «bastardata», ma così birichino che non si può non riderne.

[Einaudi · 313 pagine · isbn 9788806222321]