Cosa accadrebbe al nostro pianeta se tutti gli esseri umani scomparissero improvvisamente? Partendo dai residui delle nostre case fino ad arrivare ai depositi di scorie nucleari, come se la passerebbero in mezzo ai nostri resti le piante e gli animali non più «domate» ed innaturalmente costrette dall’uomo?

Nel corso del libro, l’autore fornisce alcune risposte a queste domande, ma soprattutto ci presenta una lunga carrellata di effetti, sul lungo e lunghissimo periodo, che continuerebbero a prodursi come conseguenza delle nostre attività passate. Impianti industriali con i loro residui tossici, sostanze e materiali impiegati anche quotidianamente nelle nostre case e tante altri «residui» umani finirebbero presto o tardi liberi nell’ambiente, con conseguenze che si possono soltanto ipotizzare per la vita sulla terra (vita non più umana, ovviamente, visto che la premessa di questo libro è che scompaiano tutti).

Ho trovato abbastanza interessante (e molto allarmante) questo libro, nonostante il contenuto si discosti un po’ dal titolo, indirizzandosi più che altro nell’analisi dei danni che abbiamo commesso e che per buona parte si stanno verificando anche se nel mondo ci siamo ancora eccome. Peccato inoltre per la struttura espositiva che ho trovato un po’ disordinata, e per le varie ripetizioni degli stessi concetti che rendono un po’ noiosa la lettura (e danno la solita sensazione di brodo un po’ allungato), nonostante uno stile di scrittura piacevole ed abbastanza frizzante.

[Einaudi· ebook · 376pagine · isbn 9788858426418]