Qual è lo stato dell’arte e quali sono le prospettive future delle armi cosiddette «autonome»? Questo saggio per prima cosa affronta che cosa si intenda esattamente per «arma autonoma» e che cosa le distingua, ad esempio, da un’arma «automatica». La definizione è in realtà piuttosto complessa, come si ci racconta Scharre, sfaccettata e non univocamente riconosciuta. Dopodiché l’autore ci accompagna allo studio di vari esempi di armi del passato, presente ed in (probabile) sviluppo futuro. Infine viene il momento di avventurarsi per il periglioso sentiero dei rischi e delle implicazioni etiche che gli armamenti autonomi portano con se, e dei lavori che la comunità internazionale sta portando avanti nel tentativo di definire e regolare, in qualche modo, il loro sviluppo ed impiego.
Paul Scharre è il direttore del Technology and National Security Program al Center for a New American Security e ci porta, dal suo punto di vista interno alla questione, davvero molte informazioni utili a conoscere il problema e la sua dimensione. Purtroppo l’analisi raccontataci da questo saggio porta ad un risultato, a mio parere, davvero pessimistico, nonostante le rassicurazioni dell’autore. Le premesse e la discussione di Scharre mi sono sembrate molto interessanti, mentre in paio di casi le conclusioni ed alcune argomentazioni le ho trovate non consequenziali ed in generale poco convincenti.
Rimane il fatto che la questione delle armi autonome potrebbe, ahimè, riguardare la vita (e la morte) mi milioni di persone in un futuro forse non troppo remoto, per cui ritengo utile e consiglio la lettura di un libro come Army of None.
[W. W. Norton & Company · ebook · 448 pagine · isbn 9780393608991]