All’inizio della lettura mi sono un po’ pentito della scelta. Perché mi sono messo a leggere un libro di esplorazione ed avventura? Poi proprio il racconto di una di queste «prove di forza umane» al limite del machismo, per vanteria di una qualche potenza mondiale! Ma dov’è che ho letto di questo libro? Perché dovrebbe interessarmi?

La realtà è che qualche anno fa mi è capitato di leggere I ragazzi di Barrow di Fergus Fleming (in realtà l’ho regalato a mio padre – per poi farmelo prestare, ovvio), che racconta una parte di questa corsa alle esplorazioni. Lo fa da un punto di vista completamente diverso rispetto ad Endurance, un po’ più dal punto di vista storico, fatto sta che sempre di esplorazioni parla. Il libro di Fleming mi era piaciuto davvero molto, e mi ha lasciato la voglia di leggere di più sull’argomento. Tempo dopo devo aver letto da qualche parte di Endurance, l’ho segnato nella lista dei libri da leggere, ed eccoci qui ora a recensirlo.

Come scrivevo in apertura, all’inizio mi sono sentito un po’ annoiato e forse anche spaesato. Magari era la mia scarsa conoscenza del tema letterario dell’avventura, fatto sta che dove I ragazzi di Barrow era quasi spiritoso nel raccontare qualche peripezia, qui ci si trova immersi nel racconto senza particolari sprazzi o arzigogoli. Poi però, andando avanti, anche questo stile di scrittura tutto sommato asciutto è riuscito a prendermi, forse sono anche stato in grado di immedesimarmi maggiormente, fatto sta che sono arrivato alla fine davvero immerso nella storia.

Pensare a certe situazioni sul divano con il riscaldamento acceso in casa fa abbastanza impressione.

[TEA Libri · 308 pagine · isbn 9788850203932]