È interessante come viene ripercorsa la storia umana fino al giorno d’oggi, mettendo in risalto i punti di rottura e di continuità che si sono succeduti nel tempo. Spesso viene anche dimostrata l’irreversibilità di certi cambiamenti e come questi ci abbiano in pratica «legato le mani», altre volte perché questi stessi cambiamenti abbiano potuto imporsi su altri.
Ho trovato molto interessante, in questo libro, il punto di vista sulle religioni, sulla loro origine, ragione di esistere e sulle loro trasformazioni. La definizione data di religione mi sembra interessante, così come è interessante vedere come si applichi a molte cose che non considereremmo normalmente religioni, come la giustizia universale, il comunismo, il capitalismo ed altre.
La parte che mi ha meno convinto del libro è quella finale, dove l’autore prova a fare predizioni ed a dare consigli per il futuro. L’ho trovata un po’ scontata, ma soprattutto paternalistica. Abbastanza antipatica, inoltre, la propaganda vegetariana, la quale tra l’altro cozza con lo stile di tutto il resto del libro, in cui l’autore ha cercato di evitare giudizi sulle cose raccontate.
In definitiva un libro che ha offerto una bella carrellata, scritta in uno stile divulgativo forse un po’ «caricato», come alcuni hanno criticato, ma che ho trovato adatto ad un prodotto che comunque vuole essere sì thought provoking (come scriverebbe Bill Gates, sul cui sito ho letto di questo libro), ma comunque accessibile ad un pubblico abbastanza ampio. Alcuni aspetti mi hanno decisamente «catturato», e sono sicuramente meritevoli di un ulteriore approfondimento futuro.
La biologia consente, la cultura proibisce. […] La cultura tende a sostenere che essa proibisce solo ciò che è innaturale. Ma da un punto di vista biologico niente è innaturale. Tutto quello che è possibile è, per definizione, anche naturale. Un comportamento realmente innaturale, cioè che vada contro le leggi di natura, semplicemente non può esistere.
[Bompiani · ebook · 544 pagine · isbn 9788858766811]