Un simpatico e breve romanzo che all’epoca, per le tematiche a cui accennerà nel seguito, ha certamente fatto la storia. Ora per lo più sopravvive, oltre che per il suddetto valore storico, per il fatto che l’interpretazione della Hepburn nel film tratto da questo romanzo sia diventata una icona pop.

Con questo non voglio intendere che sia un brutto romanzo, tutt’altro. È piacevole da leggere e coinvolgente, nonostante non succeda nulla e sia, essenzialmente, un ritratto ed una scoperta della «eroina», raccontata dal punto di vista di un vicino di casa.

Per quello che riguarda le tematiche, a cui avevo accennato all’inizio, ed anche sul perché abbia definito «eroina» il personaggio, Colazione da Tiffany è stato probabilmente una voce importante nell’autodeterminazione della donna, soprattutto per il diritto all’amore libero per il sesso femminile. Ora credo che, al di la di questa importanza storica, sia un romanzo che valga la pena essere letto se si vuole scoprire l’origine di una figura ormai mitica della cultura contemporanea.

[Garzanti · e-book · 110 pagine · isbn 9788811603719]